Le parole più difficili

Ci sono parole molto difficili da pronunciare e tra queste ci sono sicuramente le scuse sempre così ardue da dare per tutta una serie di motivi che proverò a spiegare qui anche se non ha tanto senso ma ci proverò ugualmente.

Vedete quando ti diagnosticano una malattia dalla quale non puoi guarire le cose cambiano in fretta.. al tempo della luce.. capisci che non ti è possibile avere nessuna giustificazione per avere una parvenza di normalità e che tutto quello che potresti avere o desiderare sei automaticamente portato a pensare che non ti riguardi e tutto continua come è sempre andato facendo finta che tutto vada bene e che tutto sia normale.. ‘continua non ci pensare vai avanti’ era il ritornello.. ho provato a ritornare sui miei passi perché quando hai queste certezze in mente è tutto diverso. E’ tutto più veloce e tu non solo sei fermo ma hai anche un bastone per camminare e non hai più nessuna certezza che non sia la sedia a rotelle che si avvicina sempre di più. Ci provi buttandoti e non importa quanto male possa farti il risultato. E questo ragionamento lo fai valere in tutte le cose. Allora valuti tutto ad eccezione che i pro e i contr0 di quello che hai di fronte. Ti butti e vada come vada prosegui ed è così che prendi le mazzate in fronte.. quella fu solo una delle tante però e non fu l’unica.. purtroppo.. perché ho dovuto fare delle scelte tutte in seguito e tutte di fila una dopo l’altra.. ho lasciato andare una persona alla quale forse avrei potuto far andare tutto diversamente.. ho parlato ad un amico del fatto che non la volevo vicino e il perché mi sono pentito appena le ho pronunciate sia perché sapevo cosa comportava che perché sono rimasto più morto che vivo a guardare una vita che non mi piace più e ad ammettere che non riesco a scendere.. sono su un treno che viaggia a tutta velocità verso una fermata che non conosco e non ho idea di come fare o per scendere o per poter eventualmente rallentare un po’..

Così sono in questa situazione con tantissime scuse da dire e da urlare ma nessuno disposto ad ascoltarle. Che dire e che fare adesso? Vorrei poter tornare indietro e dire a me stesso di proseguire tranquillamente stando sereno che tanto i grilli non ha senso ascoltarli ma non sì può.. così posso solo scrivere che mi dispiace e provare a.. fare niente.. a mettere un po’ di cuscini sotto il culo per cadere a terra e farsi meno male. Vorrei tornare indietro e far andare tutto diversamente ma non si può e così sono qui a scrivere che mi dispiace per come sono andate le cose ma cosa ci posso fare? Sto per cadere su un pozzo senza fondo e senza nessun appiglio a cui aggrapparmi in una piazza di solitudine e tristezza che nessuno ascolterà.. parole vuote.. lasciate e scritte in un calendario con la data del 30 febbraio per capirsi..

Sono spiacente per quello che sono e per quello che ho detto e fatto.. mi dispiace ma non posso tornare indietro.. mi dispiace ancora.. accetta queste parole e buona fortuna per tutto quello che la vita avrà da offrirti perché è giusto così. Perché le scelte che potevo fare erano solo quelle sbagliate e ho preferito fare quelle ma che cosa potevo diversamente? Tu hai il diritto ad una vita normale che io non ti posso assolutamente dare.

buona fortuna Zalissa e scusami se puoi..

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